Cos’è la sinusite: aspetti scientifici alla base della sinusite.
Che cos’è la sinusite? La sinusite è un’infiammazione, di natura acuta o cronica, che si verifica all’interno della mucosa dei seni paranasali.
Se ti capita di percepire una sensazione di pressione facciale, localizzata a livello dei seni paranasali, potrebbe esserti utile capire quali sono le cause della sinusite.
Quando sono sani, i seni paranasali sono rivestiti da una membrana che produce e mette in circolo nel naso la quantità di muco necessaria a filtrare polvere e particelle e a umidificare l’aria che inspiri.
Se invece sono infiammati o gonfi a causa di un’infiammazione, un’infezione o un’allergia , le mucose si gonfiano bloccando le vie di drenaggio dei seni paranasali.
Al gonfiore si aggiungono poi il fastidio e il dolore da sinusite, legati alla pressione del fluido che vi si accumula, e talvolta la sensazione di naso chiuso.
Cause della sinusite.
La sinusite acuta può essere definita come un’infiammazione della mucosa delle cavità nasali e dei seni paranasali, è spesso causata da un’infezione virale (ad esempio un comune raffreddore o l'influenza). Il processo infiammatorio causa il rigonfiamento della mucosa nasale e quindi un restringimento dei canali che veicolano le secrezioni nasali all'interno del naso, questo causa l’accumulo del muco nei seni paranasali. Il ristagno del muco può favorire la proliferazione dei batteri causando una sovrainfezione batterica. La sinusite acuta può durare fino a quattro settimane, oltre questo tempo si parla di sinusite cronica.
Oltre alle infezioni virali e batteriche altre cause di sinusite acuta o cronica sono:
- infezioni fungine
- ascesso dentale che può diffondere anche al seno mascellare
- allergie
- anomalie anatomiche del naso (ad esempio, polipi nasali)
- sostanze irritanti ambientali (ad esempio, inquinamento atmosferico, fumo di sigaretta)
Come capire se è sinusite?
I seni paranasali sono piccole cavità piene di aria posizionate dietro alle guance e alla fronte. Il muco prodotto dai seni paranasali solitamente viene drenato nel naso attraverso piccoli canali. Quando la mucosa si infiamma (e quindi si gonfia), questi canali si restringono dando origine a sinusite e talvolta naso chiuso. Nella maggior parte dei casi, l’infiammazione è causata da un’infezione virale, come il comune raffreddore, e passa in 2-3 settimane.
Indipendentemente dalle cause della sinusite, i sintomi includono dolore facciale, localizzato nella zona della fronte e sotto gli occhi, e qualche volta congestione nasale. È possibile, inoltre, che il naso produca secrezioni torbide o giallastre.
I sintomi più comuni includono:
- dolore nella zona della fronte e delle guance.
- secrezioni nasali di colore verde/giallo;
- naso chiuso e diminuzione del senso dell’olfatto;
I SINTOMI DELLA
SINUSITE
MAL DI TESTA,
FEBBRE
DOLORE PRESSORIO
ALLA FRONTE E
ALLE GUANCE
CATTIVA RESPIRAZIONE,
VOCE NASALE
ORECCHIE TAPPATE
NASO CHIUSO
SECREZIONE NASALE
VERDASTRA / GIALLASTRA
In sintesi, la sequenza degli eventi che caratterizzano la sinusite prevede:
- infiammazione dei seni paranasali;
- gonfiore delle mucose;
- ostruzione del drenaggio delle cavità nasali;
- dolore e fastidio al viso, in corrispondenza della fronte e ai lati del naso.
Tipi di sinusite.
Sinusite acuta
- Quanto dura: meno di 4 settimane;
- Sintomi principali: naso chiuso, secrezioni nasali, dolore facciale, mal di testa.
Una sinusite che dura meno di 4 settimane è detta sinusite acuta. Nella maggior parte dei casi la sinusite acuta inizia con un virus del raffreddore, e i sintomi associati scompaiono di solito in 7-10 giorni. Sono rari i casi (meno del 2% del totale) in cui si sviluppa un’infezione batterica che potrebbe richiedere una terapia.
Sinusite subacuta
- Quanto dura: dai 30 ai 90 giorni;
- Sintomi principali: medesimi sintomi della sinusite acuta.
Si tratta di una forma intermedia caratterizzata in particolare da dolore al viso e da forti secrezioni di muco. Parliamo qui di una forma transitoria che, talvolta, prelude una sinusite cronica.
Sinusite cronica
- Quanto dura: più di 3 mesi;
- Sintomi principali: stessi sintomi della sinusite acuta.
Sinusite ricorrente
Ci si riferisce alla sinusite come “ricorrente” quando si hanno più di quattro episodi all’anno di sinusite acuta che si ripetono ciclicamente e che sono distanziati almeno da 10 giorni.
Quali sono le principali differenze tra sinusite acuta e sinusite cronica?
La sinusite acuta è il più delle volte causata da un'infezione virale (ad esempio raffreddore o influenza), batterica, fungina, dall'allergia stagionale oppure da un ascesso dentale. Si risolve completamente in meno di 30 giorni.
La sinusite cronica, invece, è dovuta a fattori che causano un'infiammazione cronica delle mucose nasali dovute ad allergie, anomalie anatomiche del naso ( come ad esempio polipi nasali) ed esposizione ad agenti irritanti ambientali (come inquinamento dell’aria e fumo di sigaretta). Si definisce sinusite cronica se dura più di 90 giorni.
Come trattare la sinusite: consigli e rimedi.
Nella maggior parte dei casi, la sinusite acuta può essere gestita con il semplice trattamento dei sintomi, per esempio con un antinfiammatorio. Si può provare a utilizzare uno spray decongestionante a uso topico che riduca la congestione e liberi il naso chiuso.
Anche i lavaggi nasali possono offrire sollievo dalla sinusite acuta.
La sinusite cronica, invece, richiede una strategia a lungo termine per ridurre l’infiammazione e il gonfiore di cavità nasali e seni paranasali.
La sinusite acuta può essere trattata con antinfiammatori, spray decongestionanti oppure effettuando lavaggi nasali salini.
Se i sintomi persistono e la sinusite diventa cronica, si consiglia di consultare il medico.
Come trattare la sinusite: l’utilizzo di antibiotici è raccomandato?
L’uso corretto degli antibiotici è spesso oggetto di dibattito. Gli antibiotici sono attivi solo contro le infezioni batteriche, per cui risultano inutili contro la sinusite, quando è provocata da infezioni virali come il raffreddore. È opportuno ricorrere agli antibiotici solo in caso di sviluppo di un’infezione batterica.
La gestione della sinusite si incentra soprattutto sulla riduzione dei sintomi, per cui è possibile usare i seguenti farmaci, da soli o in diverse associazioni:
- analgesici (antidolorifici);
- farmaci antinfiammatori;
- decongestionanti;
- antistaminici;
- mucolitici (farmaci che fluidificano il muco per facilitarne l’espulsione);
- corticosteroidi.
Se pensi di avere la sinusite, parlane con il medico per ricevere consigli specifici.
Sinusite cronica: l’intervento chirurgico può essere una soluzione?
Se la sinusite cronica non migliora con farmaci e altre terapie, il medico potrebbe consigliare di rivolgerti a uno specialista per valutare la possibilità di un intervento chirurgico.
L’intervento chirurgico più comune per i seni paranasali è la chirurgia endoscopica sinusale. Durante l’operazione si aprono le vie nasali tra naso e seni al fine di rimuovere qualsiasi ostruzione ed erogarvi farmaci. L’intervento chirurgico è consigliato per la sinusite acuta solo in casi rari, qualora insorgesse il rischio di diffusione dell’infezione a occhi, viso o cervello.
Nel caso in cui i sintomi dovessero persistere, si consiglia di consultare il medico per scoprire le opzioni più adatte al tuo caso.
Altre domande.
La sinusite è contagiosa?
In caso di sinusite infettiva, si rimane contagiosi per tutto il decorso dei sintomi – e bisogna considerare che la maggior parte delle infezioni ai seni paranasali sono causate da virus. Se invece prosegue per più di 10 – 14 giorni, potrebbe trattarsi di sinusite batterica, che non è contagiosa.
Come capire se si tratta di sinusite virale o batterica?
In entrambi i casi i sintomi sono gli stessi, ovvero secrezioni nasali, naso chiuso, dolore facciale, perdita parziale o completa dell'olfatto. Non esistono sintomi specifici che permettono di distinguere una forma virale da una batterica ma è l'evoluzione della malattia che aiuta a distinguere una forma dall'altra. In generale potrebbe trattarsi di sinusiti batteriche se i sintomi si aggravano tra il quinto e il decimo giorno oppure persistono oltre 10 giorni, se i dolori persistono o aumentano dopo alcuni giorni di trattamento dei sintomi. In questi casi è consigliabile recarsi dal medico di fiducia che imposterà la terapia più adatta in base alla diagnosi.
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