Sinusite, allergia o raffreddore: come riconoscerli?
Come capire se è sinusite, allergia o raffreddore? I sintomi sono l’indicatore principale in grado di aiutarci a determinare la nostra condizione e il trattamento adeguato a trovare il sollievo necessario per migliorare il benessere quotidiano.
Sinusite, allergia o raffreddore: i sintomi distintivi
Sintomi come la congestione nasale e altre condizioni potrebbero essere legati a vari fattori: sinusite, allergia o raffreddore. Riguardo come capire se è sinusite, raffreddore o allergia, è importante valutare alcuni elementi. Anzitutto, osserviamo la durata dei sintomi: un raffreddore, di solito, ha tempistiche non troppo lunghe (7-10 giorni), mentre i sintomi dell'allergia possono persistere per tutta la stagione di esposizione agli allergeni.
La sinusite, d’altra parte, oltre ai sintomi come naso congestionato e secrezioni di muco, può manifestarsi con dolore facciale e mal di testa.
Continua a leggere per capire come identificare al meglio i sintomi e trovare il trattamento più adatto a te.
Riconoscere i primi sintomi del raffreddore e come si manifesta
Una volta comparsi i sintomi, come possiamo distinguere l’allergia dal raffreddore?
Ti sei mai chiesto come viene e cos’è il raffreddore? Il raffreddore è un’infezione virale che può essere causata da oltre 200 tipi di ceppi virali. Ti accorgi di aver preso il raffreddore se cominci a manifestare naso chiuso o che cola, mal di gola, tosse, stanchezza o attacchi di starnuti improvvisi.
Se, invece, ti stai domandando quali siano i sintomi dell’influenza e se questi cambiano rispetto a quelli del raffreddore, scoprirai che la principale differenza risiede nel fatto che l’influenza tende a manifestarsi con febbre o dolori muscolari. In genere, i tempi di guarigione dall’influenza sono più lunghi rispetto a quando si è colpiti da un raffreddore.
La maggior parte delle persone prende il raffreddore due o tre volte l’anno. I virus del raffreddore tendono a diffondersi nell’aria tramite tosse e starnuti oppure attraverso il contatto con persone o superfici infette. Si può essere contagiosi sin dal giorno prima della manifestazione della malattia e continuare a esserlo per diverse settimane. Di norma, i sintomi del raffreddore raggiungono il picco 2-3 giorni dopo l’infezione.
Il modo migliore per trattare il raffreddore è riposare e alleviare i sintomi e con prodotti che possono contenere medicinali oppure essere senza medicinali secondo le tue esigenze.
Riconoscere l’allergia: come si manifesta la rinite allergica
La rinite allergica è un’allergia che si manifesta quando il sistema immunitario reagisce con una risposta eccessiva ad un allergene (sostanza che provoca allergia), come il polline o il pelo di animali, rilasciando le stesse sostanze chimiche utilizzate per combattere un’infezione virale. Per riconoscere la rinite dovuta all’allergia possiamo iniziare da come si manifesta, ossia attraverso starnuti, naso chiuso o che cola, prurito a occhi o bocca.
Chi soffre di rinite allergica può iniziare a percepire i sintomi poco dopo aver respirato un allergene.
La rinite allergica ha un impatto significativo su chi ne soffre, a seconda della gravità dei sintomi manifestati: può influire sulle interazioni sociali e limitare il rendimento scolastico e lavorativo. Ecco perché trovare un modo per alleviare i sintomi dell’allergia e ridurre l’esposizione ai fattori scatenanti è così essenziale nella gestione della rinite allergica.
Si tratta di sinusite o raffreddore: cosa fare alla comparsa dei primi sintomi
La sinusite, nota anche come rinosinusite, è un'infiammazione sintomatica dei seni paranasali, cavità delle ossa del cranio e del volto che si trovano intorno al naso e agli occhi e che comunicano con la parte interna del naso attraverso canali molto stretti. Raffreddore e sinusite possono avere sintomi molto simili, infatti la sinusite solitamente insorge in seguito a un'infezione virale delle vie respiratorie superiori, come raffreddore e influenza. In questi casi il rivestimento dei seni paranasali si gonfia, le secrezioni prodotte dalla muscosa non riescono a drenare nelle cavità nasali, dove di conseguenza si accumula il muco. Il ristagno del muco può favorire un'infezione batterica che si può sovrapporre a quella virale.
La sinusite può essere acuta (se dura meno di 4 settimane) oppure cronica (se dura più di 3 mesi). I lavaggi nasali quotidiani aiutano a liberare il naso, ridurre il gonfiore e lavare via batteri e germi intrappolati nelle cavità nasali.